Germaine Krull ossia l’oblio che ricopre le fotografe, le donne.
Tra gli anni ‘20 e ‘30 Germaine Krull era considerata una “dei migliori fotografi” (notate quanto la lingua sia problematica, a volte, nell’uso dei generi) di Parigi, insieme ad André Kertész e Man Ray.
Era una fotografa professionista che, come i suoi contemporanei ora citati, era disponibile ai vari generi, nudo, ritratto, arte e reportage.
Per rendervene conto basterà fare una piccola ricerca su internet su immagini digitando "germaine krull" e vi comparirà di tutto e di più.
Per coprire la mia ignoranza ho da poco comprato da amazon un libro con la convinzione che fosse in inglese (così era scritto), ma purtroppo è in tedesco. Comunque non lo restituirò, perché le immagini sono stupende.
Le immagini che metto qui sono pubbliche o tratte da “Germaine Krull” a cura di Michel Frizot, Editore: Hazan Editeur, 2015 ( non inglese, come è scritto, ma tedesco).
La cosa che mi chiedo è perché nessuna delle fotografe di cui ho pubblicato la mia recensione, da povero fotoamatore con la passione per la storia, anche della fotografia, non è così famosa come i suoi colleghi di sesso maschile.
Una domanda che si è posta anche Linda Nochlin, che era senza dubbio molto, abissalmente, più preparata di me, una grande storica dell’arte. Quindi non mi resta che invitarvi a leggere il suo saggio
PERCHÉ NON CI SONO STATE GRANDI ARTISTE?